Un articolo su Kuminda
Il numero speciale di Antropologia Museale dedicato al post-agricolo e antropologia
Un ringraziamento speciale ad Anna Paini antropologa dell’Università di Verona che ha voluto scrivere di Kuminda, della sua esperienza, dei suoi temi e delle sue persone all’interno dell’articolo “Kuminda” pubblicato sulla rivista AM- Antropologia Museale all’interno del numero “Etnografie del contemporaneo II: Il post-agricolo e l’antropologia”[1].
Anna scrive delle forme di resistenza all’agricoltura moderna, intensiva e omologante; quelle forme che uniscono i contadini della “nostra latitudine” ai kanak dell’isola di Lifou che continuano a seminare l’igname secondo i metodi tradizionali.
In questo modo, Anna parla dei contadini che s’inventano nuove modi di fare agricoltura: “che connette la cura delle relazioni e la passione per il proprio lavoro con la sostenibilità ambientale, economica e sociale”. Racconta di Kuminda, della sua storia e delle tematiche che affronta specificando che il festival ha contribuito al pensare che“la qualità del cibo non può essere disgiunta da quella della tutela dell’agricoltura e di coloro che vivono dei prodotti della terra”.
Il suo articolo descrive, infine, i tre filoni su cui il lavoro di questi ultimi anni di Kuminda si sta concentrando: i sistemi di garanzia partecipata, la libertà delle sementi e il co-sviluppo. Buone pratiche di sovranità alimentare.L’articolo si conclude con una riflessione su lavoro dell’antropologia del contemporaneo in connessione con i temi di Kuminda: “l’antropologia interessata ai fermenti dei territori locali dovrebbe prestare attenzione a queste diverse e sfaccettate narrazioni, restituendo resoconti etnografici attenti a dinamiche che attraversano contesti produttivi agricoli radicalmente modificati ma non relegati nell’oblio, e alla “natura multidimensionale, multilivello e multisoggettiva delle realtà contadine” (Ploeg 2009: 40), in continuo mutamento, fatte di passione, lavoro, fatica, etica, cura, intuizioni creative”.
Cosa dire di più? Leggiamoci l’articolo tutto d’un fiato!
[1] Paini Anna (2013/2014), Kuminda, in Antropologia Museale, n° 34/36, pp 95-97










