L’oscuro matrimonio tra Bayer e Monsanto

La concentrazione monopolistica che investe l’agricoltura industriale ha dimensioni sconosciute.

Su Facciamo Comune Insieme un servizio di Silvia Ribeiro sulla fusione tra i due colossi industriali: Bayer e Monsanto.

Presentiamo alcuni stralci dell’articolo.

 

Monsanto è probabilmente la transnazionale con più denunce a livello planetario. Non solamente per le coltivazioni transgeniche, ma anche per molti altri attentati contro le persone e l’ambiente, come l’aver creato l’agente arancio, un’arma chimica che gli Stati Uniti hanno usato contro le contadine e i contadini nella guerra in Vietnam; l’ormone transgenico della crescita dei bovini, che si suppone sia collegato al cancro al seno e alla prostata e che si vende in Messico e in altri paesi dell’América Latina senza essere dichiarato; l’aver inventato il glifosato, un erbicida ad ampio spettro e l’agrotossico più usato nella storia dell’agricoltura, affermando che non era pericoloso. Al contrario, nel 2015, il glifosato è stato dichiarato cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Bayer non è da meno. Fin dai suoi inizi, ha sviluppato l’eroina da vendere come medicina – con una storia di promozione della dipendenza per vendere di più-; ha avuto una collaborazione stretta e volontaria con i nazisti come parte del conglomerato IG Farben, che ha sviluppato il gas Zyklon B da usare nelle camere a gas di Auschwitz; diverse volte è stata portata a giudizio per danni causati dalle sue medicine e dagli agrotossici, come nel caso della morte di 24 bambini a Taucamarca, in Perù; per aver distribuito agrotossici altamente pericolosi senza avvertenze e in molti altri casi che le vittime hanno denunciato, spesso con il supporto della Coalición contra los peligros de Bayer, dove si può saperne di più sulla sua storia priva di scrupoli.

Da tre decenni, l’industria chimica si è avventata sull’acquisto delle imprese sementiere commerciali – che fino ad allora erano migliaia e nessuna deteneva nemmeno l’uno per cento del mercato mondiale. Lo hanno fatto per costringere gli agricoltori a comprare il pacchetto di sementi e agrotossici. Già si stavano profilando le sementi transgeniche che, lontane dalla propaganda di un aumento della produzione e di altri imbrogli mai verificati, erano, fin dalle origini, sementi resistenti agli agrotossici delle stesse imprese, perché vendere veleno è il loro affare e questo era l’obiettivo principale.

 

Per approfondire la storia della Monsanto consigliamo il film “Il mondo secondo Monsanto