Giornata mondiale dell’acqua: grandi delusioni

Il 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua, è in discussione alla camera la legge per l’acqua pubblica
Secondo le Nazioni Unite, ogni essere umano ha bisogno di almeno 50 litri al giorno di acqua potabile per vivere una vita dignitosa. Per alcuni deputati italiani, però, ne bastano 40. Così, almeno, è scritto in uno degli emendamenti alla proposta di legge relativa alla“gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, che a partire da martedì 8 marzo verrà esaminata dalla Commissione ambiente della Camera dei deputati.
Infine, una riflessione sull’acqua nel mondo da Il Cambiamento:
1 miliardo le persone che non ha accesso all’acqua potabile.
Dai 3 ai 4 miliardi quelle che non hanno acqua sufficiente e in quantità stabili.
2,5 milioni coloro che sono sprovvisti di servizi igienici.
8 milioni le persone che muoiono a causa di malattie legate all’insicurezza dell’approvvigionamento d’acqua.
1,4 milioni i bambini all’anno che muoiono per malattie causate da acqua contaminata e dall’assenza di misure igieniche adeguate. Uno ogni 20 secondi.
425 litri al giorno per ogni abitante degli Stati Uniti ai10 litri di un abitante del Madagscar.
+55% Aumento della domanda mondiale di acqua da qui al 2050, secondo l’Ocse.
215 litri consumo medio pro capite d’acqua potabile al giorno, in Italia. Anche per usi in cui non serve che sia potabile.
140 litri riserva idrica di ogni italiano, contro i 2.200 litri di uno statunitense, i 3.300 litri di un australiano e i1.100 litri di uno spagnolo,
secondo uno studio Kinsey & Co.
40 litri la quantità minima di acqua al giorno per soddisfare i bisogni vitali, secondo l’Oms.
40% della popolazione mondiale vive sotto questa soglia.
300 litri al giorno il consumo medio stimato nei Paesi più ricchi.
1700 metri cubi l’utilizzo pro capite annuo di acqua negli Stati Uniti (compresi usi agricoli e industriali).
250 metri cubi l’utilizzo pro capite annuo di acqua in Africa.
2,5 miliardi le persone che vivono in zone senza acquedotti e senza infrastrutture, secondo il rapporto Onu “UN-Water”.
1 miliardo le persone che non hanno un rubinetto in casa. Tra queste, otto su dieci vivono in aree rurali.
1/3 gli abitanti del pianeta Terra che vivrà in zone in cui l’acqua scarseggia entro il 2030.
2/3 la popolazione mondiale che potrebbe trovarsi in condizioni di “stress idrico” già entro il 2025.