E’ morto da schiavo: la storia di Mohammed

Si chiamava Mohamed. Aveva 47 anni. Era di nazionalità sudanese. Raccoglieva pomodori a Nardò. Un articolo di Alessandra Sciurba.La storia di Mohammed, rifugiato in Italia, lavoratore senza contratto nella campagna di Nardò, morto nei campi. Vi invitiamo alla lettura dell’articolo scritto da Alessandra Sciurba uscito sul blog Tutmonda.

È morto da schiavo: ogni cosa è al suo posto

“È rimasto al suo posto. Prima naufrago e poi schiavo. A dormire per terra, a farsi bruciare dal sole, come nelle storie mai troppo lontane dei neri dell’America del Sud.”

Esistono davvero gli invisibili delle campagne. Sono le multinazionali del pomodoro e del succo di frutta. Sono i padroni dei vini pregiati. Sono gli intermediari mafiosi padroni di aziende. E poi i commercianti della grande distribuzione e le agenzie internazionali di fornitura della manodopera. Personaggi appartenenti all’economia ufficiale che non hanno timore di contaminarsi con gli abissi dello sfruttamento e spesso della criminalità. Quello che conta è l’economicità del prodotto. L’assenza di sindacato. Il basso costo del lavoro”.