Daily Bread – mostra fotografica dal 22/02 al 31/03/2020

Cibo per tutti – Laboratori Itineranti tra cibo e cultura presenta  “Daily Bread – What kids eat around the world”

La mostra resterà allestita presso il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma da sabato 22 Febbraio fino al 31 Marzo – mart-sab 09.00-13.00 e 15.00-19.00 e dom 11.00-13.00 e 15.00-19.00. Ingresso € 3, ridotto under 18 €1,50.


Il progetto “Laboratori Itineranti tra cibo e cultura”
Forum Solidarietà in collaborazione con la rete Cibopertutti, network di 20 organizzazioni del territorio parmense e promotore di Kuminda, propone il progetto “Cibo per tutti: Laboratorio itinerante fra cibo e cultura”, inserito nel dossier che ha portato alla candidatura di Parma Capitale della Cultura 2020.
Il progetto intende cogliere l’occasione di Parma2020 per supportare il nostro territorio affinchè sia riconosciuto per l’impegno nella costruzione di una cultura dell’alimentazione che si basa su sostenibilità, diritti e rispetto delle diversità oltre che per la sua vocazione alimentare.
I Laboratori che caratterizzano il progetto hanno una forte funzione educativa e culturale: tracciare il percorso del cibo dalla terra alle nostre tavole. Saranno quattro le tappe (temporali e geografiche) dei Laboratori che avranno come elemento centrale l’ospitalità di una delegazione straniera: a febbraio – Marocco, ad aprile – Senegal, a giugno – Etiopia e ad ottobre – Madagascar. Il cibo sarà utilizzato come lente attraverso cui vedere le relazioni fra paesi, fra economie locali e politiche transnazionali, i tratti culturali e sociali che attraversano le comunità, gli stili di vita e di consumo nel tempo e nello spazio. Tante saranno le iniziative dislocate in vari spazi della città e della provincia di Parma per varie tipologie di pubblico.
I Laboratori Intensivi di Progettazione Sociale – LIPS
Con gli studenti dell’Istituto ITIS Galilei di San Secondo si realizzerà un Laboratorio Intensivo di Progettazione Sociale (LIPS) mirato all’allestimento della mostra Daily Bread di Gregg Segal all’interno del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma. Per una settimana gli studenti vivranno un lavoro di progettazione tra il culturale e il sociale nell’ottica di saper tradurre le idee in azioni.
Il tema “cosa mangiano i bambini nel mondo” pone al centro dell’attenzione la diversità dei cibi, con due obiettivi principali:
-aumentare la consapevolezza rispetto alla necessità di un impegno personale e collettivo per rispondere alla sfida di garantire il diritto al cibo per tutti (obiettivo Agenda 2030)
-aumentare la consapevolezza rispetto alla necessità di un impegno personale e collettivo per rispondere alla sfida di costruire comunità rispettose delle diversità.
È un impegno che riguarda i giovani come cittadini e come futuri professionisti (istituzioni e aziende piccole e grandi sono chiamate oggi più che mai a porre attenzione a questo tema in termini di responsabilità sociale).
Gli studenti lavoreranno presso il Museo stesso e, guidati da esperti e da facilitatori, analizzeranno gli incroci tra il tema portato dalla mostra (cibo, infanzia e diversità culturali) e gli oggetti del Museo. L’esito che ne sortirà sarà l’inaugurazione della mostra sabato 22 febbraio h 9.30 con le visite guidate curate dagli studenti (solo nella giornata inaugurale) su prenotazione a info@kuminda.org.
La mostra resterà allestita presso il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma da sabato 22 Febbraio fino al 31 Marzo – mart-sab 09.00-13.00 e 15.00-19.00 e dom 11.00-13.00 e 15.00-19.00. Ingresso € 3, ridotto under 18 €1,50.

Daily Bread – What kids eat around the world
www.greggsegal.com/P-Projects/Daily-Bread/1/thumbs
Daily Bread è una mostra del fotografo americano Gregg Segal costituita da pannelli rappresentanti ragazzi di tutto il mondo circondati dai prodotti relativi alla propria dieta settimanale.
Nel 2015, l’Università di Cambridge ha condotto uno studio esaustivo, identificando i paesi con le diete più sane del mondo. 9 dei primi 10 paesi si trovano in Africa, dove verdura, frutta, noci, legumi, cereali sono prodotti di base e i pasti sono fatti in casa, un netto contrasto con gli Stati Uniti, dove quasi il 60% delle calorie che consumiamo proviene da alimenti ultratrasformati e solo l’1% vieni dalle verdure. Nonostante la crescente consapevolezza negli Stati Uniti sul danno derivante dal consumo di alimenti trasformati, non si è ancora arrivati a cambiamenti diffusi e i tassi di obesità sono alle stelle: 40 anni fa, 1 bambino su 40 era obeso, oggi sono 10 su 40. Per la prima volta in molte generazioni, l’aspettativa di vita in America è in calo e il principale colpevole sono le calorie.

Mentre la globalizzazione altera il nostro rapporto con il cibo, Gregg Segal si muove per il mondo, chiedendo ai bambini di tenere un diario di tutto ciò che mangiano in una settimana. Una volta che la settimana è finita, fa un ritratto del bambino con il cibo sistemato intorno a loro. Si è concentrato sui bambini perché le abitudini alimentari, che si formano quando siamo giovani, durano una vita e spesso aprono la strada a problemi di salute cronici.
Gregg Segal è stato quindi incoraggiato a trovare comunità in cui lo slow food non è stato sostituito dal cibo spazzatura, dove i pasti cucinati in casa sono il fondamento della famiglia e della cultura, dove l’amore e l’orgoglio sono percepiti negli aromi di brodi, stufati e curry. Quando la mano che mescola il piatto è mamma o papà, nonna o nonno, i bambini sono più sani.

Gregg Segal ha studiato fotografia e film al California Institute of the Arts (BFA), scrittura drammatica alla New York University (MFA) e formazione all’Università della California del Sud (MA). Segal affronta il suo lavoro con la sensibilità di un sociologo – usando il mezzo per esplorare la cultura – la nostra identità, memoria, comportamento, ruoli, credenze e valori. La sua fotografia utilizza un netto contrasto e giustapposizione per coinvolgere gli spettatori e provocare la riflessione. Sembra che disegni su un background per realizzare immagini che sono fotogrammi che lasciano la sensazione che qualcosa è già accaduta o sta per accadere. La fotografia di Segal è stata riconosciuta da American Photography, Communication Arts, PDN, Investigative Reporter and Editors, The New York Press Club, Society of Publication Designers e Magnum Photography Awards. La ritrattistica e i saggi fotografici di Segal sono stati presentati nelle riviste Time, Newsweek, The Independent, Le Monde, Stern, Fortune, National Geographic Adventure e Wired, tra gli altri.
Per info:
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